LO QUE ME GUSTA


"Lo que me gusta de tu cuerpo es el sexo. Lo que me gusta de tu sexo es la boca. Lo que me gusta de tu boca es la lengua. Lo que me gusta de tu lengua es la palabra."

Julio Cortàzar -



martedì 15 gennaio 2013

PATACHITRA

Disegno e canto, comunicazione e intrattenimento: un bellissimo esempio di multimedialità nata sei secoli avanti Cristo, portata a Milano dal Bengala occidentale. "Patachitra", lunghe strisce di carta e tessuto dipinte a mano, poi illustrate cantando. Per raccontare le antiche leggende della mitologia hindu, per informare sui fatti di attualità, per diffondere messaggi di importanza sociale. 
"Dipinti cantati"
Qualche esempio tanto per cominciare:


Tsunami- particolare che ritrae il mostro delle acque

AIDS - particolare dello scroll che racconta i pericoli dell'HIV






... proviamo noi ad reinterpretare qualcuno di questi disegni cantati ... 





IMMAGINI, STORIE, PAROLE
Non  ho idea del reale significato di questo dipinto cantato, non so con quale intento sia nato,  sia stato creato e ideato.
Non conosco la cultura indiana e potrei anche supporre che si tratti di un patachitra che raffigura delle divinità  o chissà cos’altro.
Non so quale fosse l’idea che voleva trasmettere la sua autrice e quale messaggio fosse destinato ad appartenere alle figure rappresentate.
Quello che viene in mente a me, quello a cui mi fa pensare, sono le differenze di genere.
Vedo una coppia eterosessuale e una coppia omosessuale.
La coppia omosessuale agisce libera all’aperto, circondata da alberi e fiori, uccelli e benedetta dal trionfo della natura.
La coppia eterosessuale agisce all’interno di una casa, nel talamo, in privato, lontano da occhi indiscreti, in entrambe le coppie vedo sintonia, empatia, feeling, sorrisi, gioia di vivere e di amarsi.
Probabilmente le due donne all’esterno potrebbero essere solo due amiche, ma  i gesti che si scambiano fanno intendere qualcosa di più profondo , di più intimo e complesso, confidenziale, epidermico.
Hanno sguardi complici e atteggiamenti lascivi, pare trasudino desiderio e passione, come del resto i due amanti rinchiusi nella casa, che, ai miei occhi di profana, pare addirittura un tempio, dove l’amore e la sessualità vengono venerati e vissuti senza falsi pudori e vergogna.
In un tripudio di colori e di sfarzo riesco solo a percepire una grandezza smisurata della forza dell’amore in ogni sua forma, in ogni sua sfumatura, senza distinzione di genere, un sentimento universale che unisce le persone senza limiti e confini.
Anna 

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