LO QUE ME GUSTA


"Lo que me gusta de tu cuerpo es el sexo. Lo que me gusta de tu sexo es la boca. Lo que me gusta de tu boca es la lengua. Lo que me gusta de tu lengua es la palabra."

Julio Cortàzar -



venerdì 26 ottobre 2012

VIA VIA ...


Conte canta ...

… Via, via … vieni via di qui …

(E dove?)

Entra in questo amore buio non perderti per niente al mondo …

 

Fuori una pioggia sottile di spilli d’argento e un grigio  e pesante cappello di nubi gravano su anime irrequiete.

Lunghe unghie laccate di rosso battono sui tasti cercando di spremere acido citrico da un limone che s’è posizionato nello scomparto della frutta d’un frigorifero che una volta era un cuore.

Eppure non fa ancora così freddo.

Certe volte accade.
Si smette di sentire.
Quando fa troppo male da tanto tempo.

Accade.

Sarà l’autunno, sarà questo cazzo di neon rotto che si accende e si spegne ad intermittenza e da il mal di testa, l’epilessia dei nervi e dell’anima.

I sogni sono cosce spalancate, bocche succose e cazzi duri e folli che picchiano duro su pareti di vagine timide che a poco a poco diventano discinte.

I sogni sono rocambolesche e furiose scopate su letti di rose e di spine, occhi bendati e parole volgari sussurrate, sono sogni di umori e di sborra in gola, in faccia, sulla schiena.

Via, via, vieni via con me,
entra in questo amore buio pieno di uomini
via, via, entra e fatti un bagno caldo
c’è un accappatoio azzurro, fuori piove un mondo freddo.
Via via …

Ayse

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