LO QUE ME GUSTA


"Lo que me gusta de tu cuerpo es el sexo. Lo que me gusta de tu sexo es la boca. Lo que me gusta de tu boca es la lengua. Lo que me gusta de tu lengua es la palabra."

Julio Cortàzar -



lunedì 12 settembre 2011

TUTTO TE





Incantata, la notte guardo tutto il tuo corpo nudo 
sulle lenzuola bianche,
tutta quella massa di te, che tutto intero, tutto vivo, 
tutto palpitante,
tutto muscoli, pelle, ossa, denti, unghie, capelli, naso, orecchie,
stai sdraiato immobile, decadente e bellissimo, 
asimmetrico e perfetto,
come un monumento, come una piramide, 
come una sequoia o un ulivo,
come un tempio, come una torre, come una montagna, 
come una galassia,  
la tua cassa toracica è una cattedrale,  
dove risuona l’organo del tuo respiro lento,
soffiando tra le sbarre della prigione delle  tue costole 
-  le vedo -  
sono bianche,
il piazzale vasto, esteso, della tua schiena grande, 
con le gradinate delle tue scapole
che sostengono salde,  le cupole  massicce 
delle tue spalle rotonde e lisce,
quel neo a sinistra della tua spina dorsale 
-  la scala a chioccola dei miei desideri - 
la cicatrice appena sopra la sporgenza dell’anca, 
che sfioro prima che il tuo sesso m’attiri,
il tondo perfetto di quella bruciatura sul tuo fianco stanco, 
lo vedo quando ti volti ... 
quel piccolo incavo nella coscia, 
dove le dita passeggiano per gioco, 
ridendo con gli occhi,
dettagli tuoi, preziosi riferimenti del viaggio mentale, 
quando mi perdo scivolandoti addosso …
 … conosco a memoria qualsiasi deviazione di ogni tua vena, eppur mi smarrisco sempre di stupore,
navigandoci sopra  mentre percorro il fiume di carne 
delle tue gambe solide e belle,
fino ai mulinelli delle tue ginocchia, 
fino alla fine dei tuoi percorsi,  
fino alla punta delle dita dei tuoi piedi perfetti, 
 … e quelle mani che come uccelli aggraziati 
cantano un canto tutto loro, 
voci soprane che svettano in un coro di baritoni,
così aggraziate, così affusolate, così mobili e delicate, 
diverse da tutto te, eppur armoniche,  che disegnano parole 
in graziosi arabeschi,  o scure ombre cinesi, 
nell’aria che respiro,
 ... e le braccia, le tue braccia, quelle possenti e bellissime estensioni del tuo caldo abbraccio, passerei primavere ed estati  aggrappata alle tue braccia come ad un altalena, 
dondolando e dondolando,
 … tutto te, tutto lungo e tutto disteso, tutto intero, grande, completo, massiccio, splendido e adorato …
lasciati toccare ,esplorare,
lasciami scaldare , sentire …
tienimi dentro e fuori tutto te. 

Tua 
Anna

2 commenti:

Anonimo ha detto...

quando un uomo legge queste cose, spera sempre che esistano donne che vogliano scriverne altrettanto belle pure per lui...

Aysedicartavelina ha detto...

... o fidati, ci sono uomini a cui certe parole fanno l'effetto d'un buffetto sulla guancia ...

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