E’ scuro e ombroso l’Uomo mio
Paragonabile a un Dio severo ma comprensivo
La Sua anima è contorta come il tronco d’ulivo
Eppure i Suoi occhi baluginano d’argento
Come la schiena delle foglie mosse dal vento
E il Suo sorriso a vederlo scorrere veloce sul Suo volto
fiero
È come un getto potente d’acqua fresca
davanti al quale apro le braccia e sporgo il seno
A riceverlo e a bagnarmi e a berlo a grandi sorsate
così sono le Sue risate ampie e fuggitive
All’ombra della Sue spalle di pietra
addormento il mio pensiero inquieto
E anche quando va a nascondersi in silenzio
Nello stomaco e nel ventre del suo segreto
so che resta e torna come un raggio di sole
che sbuca sempre in controluce tra i grovigli
di rami e piante di una foresta pluviale
e li riposa il mio sogno che ha i Suoi occhi come cuscino
e le sue mani grandi
e calde come coperta
che al Suo petto stretta mi tengono vicino.
Anna
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