Chiudo gli occhi e immagino.
Immagino di partire un giorno di gennaio, di partire nel freddo d'un mattino milanese, dove il gelo ci attanaglia le ossa e i cappotti ci impediscono i movimenti rendendoci goffi e pesanti.
Immagino perchè sento la sua voce che mi racconta e mi descrive giornate lente e calde e leggere in cui i movimenti sono dettati dalla voglia e non dal dovere, in cui gli orari sono scanditi dai baci e dai racconti e non dalle lancette d'un orologio bastardo e impietoso.
Immagino rumori che non sanno di clacson e di fretta, non sanno di voci conosciute e ripetitive come la richiesta del solito caffè, la pretesa del solito cliente, la telefonata di mia madre sempre alla stessa ora ma sono rumori che hanno il suono di parole dolci e di gesti amorevoli e di entusiasmo e risate che tintinnano come campenellini al vento, che hanno l'odore di aria leggera e tiepida che carezza le nostre orecchie sussurrando emozioni e avventure.
Immagino il suo volto rilassato e sorridente, soddisfatto e felice di essere dove desidera e immagino la luce nei suoi occhi illuminati da un chiarore diverso e da una voglia di respirare a pieni polmoni l'elemento che ama e che lo contraddistingue.
Immagino gesti leggeri e abiti impalpabili che ci svolazzano attorno alle caviglie, rossi tramonti, mattini tremolanti e pigri, cieli blu cobalto e onde che suonano un ritmo dondolante e ipnotico.
Immagino .. e penso che l'immaginazione a volte ha un potere così grande da riuscire a rendere i sogni realtà ...
Anna_Ayse
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