LO QUE ME GUSTA


"Lo que me gusta de tu cuerpo es el sexo. Lo que me gusta de tu sexo es la boca. Lo que me gusta de tu boca es la lengua. Lo que me gusta de tu lengua es la palabra."

Julio Cortàzar -



mercoledì 29 dicembre 2010

IL LAGO DEI CIGNI


E' un periodo molto felice, sereno della mia vita, l'unica cosa che mi turba è la mancanza di tempo per vivere le emozioni che il destino ( e qui qualcuno storcerà il naso , ma si sa, ognuno ha il suo modo di chiamare le cose) ha deciso di regalarmi.
Le opportunità e le occasioni si chiamano così proprio perchè spesso non ricapitano più e non poterle afferrare al volo per motivazioni inutili e ingiuste mi infastidisce alquanto.
Per questo motivo ieri con il passare delle ore il mio stato d'animo e il mio umore hanno iniziato una lenta e lunga discesa verso quel fastidio e quel senso di nervoso che tanto mi disturba e così poco mi appartiene.
Mi calza così male quel vestito di pessimismo e frustrazione che davvero ieri sera ci ho messo più di un ora a decidere cosa indossare per uscire.
Trovavo che nulla mi stesse bene, in realtà ero io che non stavo bene e non c'era abbigliamente che potessi indossare che avrebbe potuto cambiare le cose.
All'improvviso mi accorgo che s'alza un angolo della mia bocca, quasi un mezzo sorriso.
Sto agganciando il reggicalze rosa.
S'insinua una spinta dal basso e s'alzano gli occhi.
Mi batte forte il cuore, mi emoziono sempre quando so che sta per arrivare, annuso l'aria e quasi sento il suo odore.
I pensieri neri della giornata si stemperano un poco, da scuri scuri assumono una strana forma di grigio fumo.
Esco, l'aria fresca s'insinua sotto il vestito, rabbrividisco e mi sento viva, ascolto, vedo , vado , esco , respiro, aspetto, cammino, programmo, progetto, condivido, sorrido, e riesco a sentire sempre in ogni istante il battito del mio cuore, mi accorgo che non mi trascino, io.
Mentre le scarpe nere ticchettano sull'asfalto, lo vedo da lontano e quell'increspatura sul mio viso s'apre e diventa proprio un sorriso vero, un'altra secchiata d'emozione diluisce ancora di più la tempera buia che oscurava la mia anima.
S'aprono luccichii negli occhi e palpiti d'affetto quando ci apprestiamo agli amici con l'animo teso all'ascolto del lago dei cigni e quando la musica attacca a suonare , e quando gli archetti sfiorano, picchettano e tormentano i violini , e quando scivolano sull'arpa dita liquide e d'argento, e quando fiati e triangoli e timpani e contrabbassi e viole e violoncelli e nacchere e i musicisti tutti s'innalzano in coro non v'è più traccia alcuna del turbamento del giorno trascorso.
Una finestra si spalanca e porta dentro odore di sole e di caldo e di gioiose risate, sento il suo sussurro all'orecchio: Anna guarda, è primavera, l'ha portata la musica, la senti?
Posso solo sorridere e ridere e emozionarmi ora e il pacchettino d'argento sul tavolo fa rumore di carta stroppicciata.
I miei occhi si chiudono davanti allo specchio antico della credenza di mia zia, le sue dita sono calde e delicate e mi sciolgo d'emozione tra il peperoncino , le linguine e il profumo dell'aglio ( appunti di cucina: ricordarsi gli spaghetti n°3).
La vita mia è piena e serena e felice e nulla mi manca a voler ben vedere, non ho invidia nè rancori, non ho insoddisfazioni e il mio cappello di lana mi ripara dalla pioggia , i miei anfibi e miei tacchi mi portano in giro e io vado in posti meravigliosi solo stando nell'incavo del suo braccio ad ascoltare la cassa di risonanza del suo petto che mi racconta di paesi lontani ... vado a trovare sirene e fate e gnomi quando il cucciolo che mi cresce accanto mi legge da libri incantati storie fatate ... vado a pranzi e cene tra chiacchere , sorrisi, abbracci e lacrime quando il calore della mia famiglia adottiva mi circonda ...
Non tutti hanno queste fortune e mi spiace per loro...se solo non tentassero in tutti i modi di rovinare la serenità altrui potrei anche provare compassione...
Per ora mi limito all'indifferenza...
Anna


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