sonno pesante e denso , un sonno pieno di stanchezza che tenta morso dopo morso di staccarsi dalle mie ossa ...
un rumore mi culla nell'incoscio , ritmico ronzante ... girano vorticosamente le pale volando sul mio corpo disteso e incoscente provando a rinfrescare la mia pelle bollente e arresa ...
inizia così, seppur ancora senza saperlo un viaggio fino a qui ... qui dove? qui e basta
...non è importante dove ma come...inizia di schianto con vetri e profumi ad aggredirmi gli occhi ancora chiusi ...un cavallo impazzito e furioso nel petto mi porta al galoppo nella stanza da bagno ... per un momento svengo credo... ma resto in piedi ... le conseguenze appaiono come un'esplosione quasi ...
tra stracci e acqua e scheggie di vetro annaspo nell'afa immobile ... costretta a gesti che l'indolenza del caldo e del sonno rifiutano ...
acqua latte cagliato e acido detersivo al limone e scaglie di serpente
nessun vestito che vesta nessun abbinamento , getto ossa alla rinfusa e pezzi di tachicardia nel trolley grigio , presto ...tardi... amore , sorrido ... il primo sorriso della mattina , il primo sorriso fuori scena, il regista ha sospeso il ciack , non si gira per ora, pausa caffè ...
corro lentamente verso una porta che non si apre , ci lascio attaccata la pazienza e quel briciolo di energia che i riccioli di polvere mi hanno lasciato addosso e lungo l'acciao duttile dell'asfalto figure e flash , un uomo alla fernata si volta ...ha la camicia aperta e macchiata di sangue scarlatto, conto tre macchie grandi come il culo di un bicchiere conto le pecore per tentare di riaddormentare i presentimenti conto gli specchi che riflettono di ugual colore strada e cielo stamane ....
buona giornata
un rumore mi culla nell'incoscio , ritmico ronzante ... girano vorticosamente le pale volando sul mio corpo disteso e incoscente provando a rinfrescare la mia pelle bollente e arresa ...
inizia così, seppur ancora senza saperlo un viaggio fino a qui ... qui dove? qui e basta
...non è importante dove ma come...inizia di schianto con vetri e profumi ad aggredirmi gli occhi ancora chiusi ...un cavallo impazzito e furioso nel petto mi porta al galoppo nella stanza da bagno ... per un momento svengo credo... ma resto in piedi ... le conseguenze appaiono come un'esplosione quasi ...
tra stracci e acqua e scheggie di vetro annaspo nell'afa immobile ... costretta a gesti che l'indolenza del caldo e del sonno rifiutano ...
acqua latte cagliato e acido detersivo al limone e scaglie di serpente
nessun vestito che vesta nessun abbinamento , getto ossa alla rinfusa e pezzi di tachicardia nel trolley grigio , presto ...tardi... amore , sorrido ... il primo sorriso della mattina , il primo sorriso fuori scena, il regista ha sospeso il ciack , non si gira per ora, pausa caffè ...
corro lentamente verso una porta che non si apre , ci lascio attaccata la pazienza e quel briciolo di energia che i riccioli di polvere mi hanno lasciato addosso e lungo l'acciao duttile dell'asfalto figure e flash , un uomo alla fernata si volta ...ha la camicia aperta e macchiata di sangue scarlatto, conto tre macchie grandi come il culo di un bicchiere conto le pecore per tentare di riaddormentare i presentimenti conto gli specchi che riflettono di ugual colore strada e cielo stamane ....
buona giornata
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