SERENATA DEI CUORI INFRANTI
SERENATA DEI CUORI INFRANTI
Che non lo senti ‘sto rumore di vetri spezzati
Di cocci frantumati
Mica è il frinire di grilli o la musica di violini
Mica sono canzoni allegre di gitani
È il cuore mio che canta dolore, che si strugge
E si rotola sugli spini e sui chiodi arrugginiti
Di cocci frantumati
Mica è il frinire di grilli o la musica di violini
Mica sono canzoni allegre di gitani
È il cuore mio che canta dolore, che si strugge
E si rotola sugli spini e sui chiodi arrugginiti
Che non lo vedi st’incendio che infiamma
Di ciocchi rosso acceso e crepitii
Mica è un falò sulla spiaggia d’estate
Mica è un camino acceso che al tintinnar
Di bicchieri di sangue rubino ricolmi
festeggian l’amore nei talami e nell’alcove.
Di ciocchi rosso acceso e crepitii
Mica è un falò sulla spiaggia d’estate
Mica è un camino acceso che al tintinnar
Di bicchieri di sangue rubino ricolmi
festeggian l’amore nei talami e nell’alcove.
No, è il cuore mio che divampa
E va al rogo, è il cuore che stregato brucia impalato
Tra fiamme alte e bocche di demoni affamate
…e te la suono e te la canto io sta serenata da pazzi …
E va al rogo, è il cuore che stregato brucia impalato
Tra fiamme alte e bocche di demoni affamate
…e te la suono e te la canto io sta serenata da pazzi …
… Di noi altri che come razzi ci sparano nel cielo …
E poi ci lasciano lì nell’orbite vuote degli occhi dell’universo
Dispersi a scriver versi sdruciti mentre loro se ne stanno beati
A guardar per mano le stelle cadenti … innamorati …
…. Mentre a noi c’hanno soltanto usati come stracci bagnati
Per ripulirsi del grigiore che s’erano appiccicati addosso
Per nascondersi, che c’avevano paura d’essere trovati e noi
Ecco, stupidi pierrot, l’abbiamo liberati ‘sti pupazzi … e guardali ora, come volano nel cielo,
festanti, colorati.
E poi ci lasciano lì nell’orbite vuote degli occhi dell’universo
Dispersi a scriver versi sdruciti mentre loro se ne stanno beati
A guardar per mano le stelle cadenti … innamorati …
…. Mentre a noi c’hanno soltanto usati come stracci bagnati
Per ripulirsi del grigiore che s’erano appiccicati addosso
Per nascondersi, che c’avevano paura d’essere trovati e noi
Ecco, stupidi pierrot, l’abbiamo liberati ‘sti pupazzi … e guardali ora, come volano nel cielo,
festanti, colorati.
AYSE
1 commento:
Belle parole, Anna
Complimenti
Maurizio
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