(Aborto 2 – patachitra)
Frida Kahlo, Ospedale Henry Ford, 1932 o «Il
letto volante»
Osservando questo patachitra in cui viene
chiaramente illustrata la pratica dell’aborto, ho pensato immediatamente ad
un’opera che mi sta particolarmente a cuore.
Non ho potuto fare a meno di confrontarla con il dipinto di Frida Kahlo: «Ospedale Henry Ford» o «Il letto
volante» (1932).
E’ stato un
collegamento automatico quello che è scattato nella mia mente per i neologismi
delle due opere d’arte nell’illustrare il medesimo terribile e sofferto
episodio in due modi così diversi ma comunque di potente impatto.
Mentre nel
patachitra lo scopo è quello di istruire la donna sulla pratica medica, su come
viene effettuata e nel metterla in guardia spiegando che assolutamente un
aborto, dovrebbe essere eseguito da medici competenti, in strutture attrezzate, nel quadro di Frida quello
che colpisce e che rimane attaccato addosso è tutto il dolore, la desolazione e
la sofferenza che si prova a dover gestire la perdita del proprio bambino.
Ovviamente
sono dipinti nati con due intenti diversi, ma è curioso come si somiglino la
semplicità delle forme e dei colori, l’immediatezza del messaggio o del
sentimento che trasmettono.
Due culture
differenti, due popoli diversi, quello Bengalese e quello Messicano, dove sono
comunque forti le tradizioni e le usanze di rivolgersi in segreto magari a
mammane e ad aborti clandestini. Li uniscono le immagini potenti che
rappresentano la medesima tragedia che può colpire le donne.
In entrambi
i dipinti è comunque palese che nessuno sta sorridendo, anzi, nel patachitra
molte delle donne raffigurate stanno con gli occhi bassi e l’espressione mesta
di chi comprende perfettamente la ferita che causerà l’atto dell’aborto
nell’anima della donna.
Mi
coinvolgono personalmente queste due opere d’arte e non ho potuto fare a meno
di scriverne perché l’aborto lascia segni indelebili nel tempo, nel cuore di
una donna che ha dovuto subirlo, sia per necessita che accidentalmente. E’
rassicurante comunque vedere come nel patachitra la donna non sia affatto sola,
forse è circondata dalla sua famiglia o da amiche e questa cornice di solidale
presenza, fa da forte contrasto con la solitudine e la devastazione che Frida
Kahlo ha voluto imprimere nella sua tela.
Vivere da
sole questa esperienza traumatica è devastante.
Anna_Ayse
Anna_Ayse
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