Liquida, insonne,protesa, eccitata, in attesa, la mia mano
scivola, sono bagnata come mi hai lasciato e come mi troverai, una mano tocca
il collo, dove il collare stringe e dove rimarrà a colmare la mancanza del tuo
abbraccio, l’altra mano accarezza piano dove di solito ci sono le tue dita e la
tua lingua, le mie mani non esistono,non le sento, non hanno un senso,
sono come uccellini spauriti e confusi che cinguettano alla rinfusa, il ricordo
della orchestra sinfonica accompagna i miei movimenti, il bacino si alza in
movimenti istintivi, il mio corpo inizia il suo balletto ma non c’è il
direttore d’orchestra a condurre lo strumento , ogni nota stona, perde di
significato, potrebbe comunque uscirne una musica gradevole ma non sarebbe
sinfonia, non sarebbe armonia senza i tuoi gesti a comandarne l’intensità
e i crescendo, i battere , i levare , i silenzi e le esplosioni di suoni e
pienezza, provo a ritrovare il contatto con me stessa, chiudo gli occhi,
ricerco la mia intimità che però non mi appartiene più, l’hai portata via con
te e senza il tuo sorriso e il tuo godimento niente ha un senso in questi gesti
meccanici, quasi non ci provo nemmeno, non ne sento il bisogno perché il fine
ultimo non è il mio orgasmo sterile ma il sentire il piacere tuo mentre
mi suoni, mentre mi dirigi , mentre mi fai orchestra di mille elementi, mentre
soddisfatto ascolti e preannunci, prevedi e precedi come melodia ,ogni accordo
da te stabilito nella stesura dello sparito delle nostre anime accordate
… ritento, in fondo è quasi un ordine, in fondo è quasi un esaudire un tuo
desiderio ma senza di te che senso ha, mi domando, senza che tu possa sentire
ogni vibrazione, ogni palpito, ogni variante emessa dallo strumento che tu hai
creato e esaminato, provato e testato, di cui tu hai studiato sfumature e
risonanze in base al tuo gusto , al tuo volere , al tuo sentire … lascio stare,
non è cosa, una musica mediocre non ha diritto ad essere suonata per
raggiungere scopo effimero, aspetto il tempo di risuonare all’unisono con il
tuo sentire, standing ovation, appalusi e accalmazioni, bis e improvvisazioni
sono cose che riguardano solo l'insieme degli elementi, il connubio delle
variabili, il direttore d'orchestra merita la partecipazione di chi lo segue e
lo adora a ragion veduta e per riconoscimento di ruolo ed essenza, gli
assoli annoiano e rimangono inutili e noiosi sfoghi senza estuario, senza foce
… verrà il tripudio e nelle corde dello strumento si leggerò tutta la passione
del compositore …e sarà…come sinfonia ...
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