LO QUE ME GUSTA


"Lo que me gusta de tu cuerpo es el sexo. Lo que me gusta de tu sexo es la boca. Lo que me gusta de tu boca es la lengua. Lo que me gusta de tu lengua es la palabra."

Julio Cortàzar -



venerdì 5 marzo 2010

canto di prigionia

Non la sento dentro oggi

Poesia

È muta e sorda e cieca

né ieri né l’altra notte

l'ho avvertita.

Non odo le sue note,

è quando si ama che vibrano all'unisono.

Ci si divide per moltiplicare amore.

E la cerco ora

Poesia

in un cesto di frutti,

e m’affanno sbucciando,

e ancora la cerco.

Come spina su una rosa

rossa e vellutata,

cerco Poesia

Disperatamente.

Come sangue nelle vene,

Stringo gli occhi

Per sentirla scorrere in me.

Osservo le nuvole,

sorridono alle mie dita.

E' come avere il cielo in bocca,

il sole in mano,

in fondo l’ho sempre saputo.

Il sapore sulla lingua pizzica,

le parole sotto i denti scricchiolano.

Io ne conosco una di poesia

che è calda come il pane,

fragrante e profumata,

e quando la mangi ancora ne rimane

nella memoria e sul palato.

Quando è duro il muro

della mente che si inchioda,

che bisogno di sfondare a testate,

lo sento prepotente,

e anche allora è poesia

perché se spacchi e picchi tosto

senti battere il cuore delle pietre,

dritto in testa come martello.

E la cerco ora

Poesia

una poesia,

quando le parole,

uccellini colorati,

battono le ali freneticamente,

gonfiano le piume,

arruffano i sentimenti,

schiariscono la gola,

ed esplodono i becchi al cielo

come tube e trombe e clarinetti,

in un canto di prigionia

meraviglioso

Ayse

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